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Origami | Concetto spaziale

disegno origami

Ci ha sempre molto affascinato la dimensione spirituale con cui nella cultura orientale si piega la carta fin dall’antichità, l’idea che un foglio regolare possa diventare una forma complessa, solo risvoltandosi continuamente su sé stesso, trovando spazialità e spigoli. Una forma neutra, una matrice semplice e indifferente sviluppa, grazie ad una serie di mosse successive, una complessità raffinata e una ricerca compositiva precisa al termine di una sequenza di azioni che possono essere ripetute e variate, codificate e tramandate. Semplice complessità e complessità semplice. Proviamo in questo modo a comporre il conflitto irrisolto e forse irriducibile tra l’avvicinamento alla natura e la dimensione concettuale. Ragioniamo sulla riduzione figurativa e non intenzionale della forma, come risultato plastico di un processo di immersione nel luogo e di adesione agli orizzonti che traguarda. L’architettura è allora esito atteso, messa in valore delle qualità che incontra. Avvertiamo il contrasto - forse fertile, forse necessario – tra lo strumento del linguaggio come codice di interpretazione, visione del mondo, modo di pensare lo spazio, e l’indomabile vitalità dell’opera come risposta ai contesti più vari e agli accadimenti sempre diversi. Lo accogliamo per lavorare con coerenza luogo per luogo, caso per caso come direbbe Rogers, e dare soluzione alle esigenze evidenti e alle aspirazioni nascoste di chi abita l’architettura.  Dopo Lucio Fontana in arte i concetti spaziali sono interruzioni delle convenzioni, aperture, evasioni, ricerca tridimensionale. Sono apparenti rinunce, idea, attesa, sono anche opera monocromatica. Forse anche in architettura. Abbiamo allora preso un foglio di cartone grigio e lo abbiamo piegato, sollevando spigoli e racchiudendo l’aria tra piani sottili.  Quel foglio si solleva, si guarda intorno, indica e si ritrae, quasi si sospende in aria. Sopra la pelle dura protegge, sotto la natura preziosa si rivela. Tutto questo diventa progetto, in tanti modi e con tante misure.

 

Metalli Filati, 2021
con Paolo Mezzadri
Fotografie di Paolo Mezzadri

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