La città delle relazioni

Diac
La città delle relazioni
15 aprile 2025

Blog di Dario Costi per Diario DIAC

 

Il nuovo appuntamento con il Blog firmato da Dario Costi su Diario DIAC.

Una rubrica dove condividere esperienze progettuali, riflessioni sull’attualità, spunti stimolati dalle ricerche e strategie per migliorare insediamenti e territori.

Un luogo militante per portare avanti idee e convinzioni su come migliorare il mondo che viviamo.

Uno spazio per promuovere il dibattito su come incidere nel destino delle città e nel futuro delle comunità italiane in questo momento storico.

Un estratto dell’articolo:

 

VIVA L'ARCHITETTURA... QUESTA SCONOSCIUTA!

 

Questa la chiusura:

 

... Come noto in Francia nel 1977 è stata approvata, anche lì contro le fisiologiche resistenze che ci sono in ogni contesto, una legge per l’architettura che ha segnato la centralità della cultura in ogni processo di costruzione e ha cambiato il contesto professionale e la qualità degli interventi insediativi.

In Italia, quasi cinquant’anni dopo, si affaccia nuovamente nel dibattito politico una proposta di legge sull’Architettura che rimane per il momento confinata prevalentemente al dibattito legislativo.

Da noi colpevolmente l’architettura è ancora concepita come attività di servizio e non come opera di ingegno e tutte le dinamiche che vanno dalla selezione dei progettisti alla realizzazione degli interventi difficilmente riescono a ricercare qualità e condivisione sociale.

Se vogliamo sperare di arrivare anche qui ad un risultato così importante sarà necessario estendere l’attenzione che i Festival avranno per sette giorni alle altre settimane dell’anno, sarà opportuno un coordinamento vero e non solo formale dei molti soggetti (scolastici, universitari, istituzionali, professionali, industriali, culturali) che possono promuovere insieme questo salto in avanti.

Andrà fatto non solo nei convegni o nelle aule parlamentari. Andrà sviluppato innanzitutto con azioni diffuse sul territorio a partire dalle scuole e con occasioni distribuite nell’anno che rianimino un contesto culturale nazionale oggi indifferente, assopito e distante, davvero lontano da essere pronto per questo premio. Solo da un’azione diffusa, continua e coordinata potrà arrivare la base necessaria perché una legge sulla qualità architettonica possa essere finalmente sentita, attesa e alla fine approvata.

Viva l’architettura allora, nelle sue belle e varie declinazioni e nelle sue molte profondità di radicamento, sperando che possano accendersi presto, prima e dopo i fuochi fatui dei 10 Festival nazionali, mille luci dappertutto capaci di rischiarare il buio culturale che ci circonda e in cui dormiamo sonni tranquilli.

 

 Viva l’architettura! … questa sconosciuta – DIAC (diariodiac.it)