Architettura delle Relazioni: una presentazione
19 settembre 2024
A partire dall’approccio fenomenologico del Movimento Moderno italiano il libro sviluppa una riflessione sull’architettura per tappe successive che arriva fino ad oggi aprendo a confronti con l’estetica, la sociologia, l’arte e le neuroscienze. Il testo raccoglie e collega in un discorso unitario incursioni in altri mondi che sono state finalizzate nel tempo ad un riscontro di senso per concetti centrali della progettazione quali Atmosfera, architettura delle relazioni, abitare poeticamente e abitare nel paesaggio. La riflessione operativa di come fare architettura in chiave autobiografica si collega così ad approfondimenti mirati nelle molte discipline che ragionano sulla centralità delle relazioni tra le persone. Lo fa come ragionando tra sé e sé sulla ragione della forma, assumendo però un senso collettivo nel disegnare una costellazione di rimandi preziosi da molti cieli, chiamando in causa sguardi ancora capaci di vedere e precise osservazioni sul futuro, mettendo una a fianco all’altra esperienze ed espressioni di questi e di altri tempi: l’impronta culturale di Guido Canella, Aldo Rossi e Vittorio Gregotti, i dialoghi più o meno ravvicinati tra Enzo Paci ed Ernesto Nathan Rogers, Paul Klee e Mies van dehr Rohe, Caravaggio e Luigi Moretti, Peter Zumthor e Gernot Böhme, le idee di architettura di Ignazio Gardella, Leonardo Ricci, Giancarlo De Carlo, Francesco Venezia, Pasquale Culotta, il pensiero sulla dimensione sociale dello spazio impostata da Georg Simmel, la città storta, aperta e modesta di Richard Sennet e la prospettiva dell’intelligenza connettiva di Derrick de Kerckhove, le ricerche sui sentimenti condivisi attraverso il corpo di Giacomo Rizzolatti e Vittorio Gallese, i temi ricorrenti nelle opere di Edwuard Hopper, Carlo Mattioli e Remo Gaibazzi ma anche di artisti contemporanei che lavorano sulla percezione e sul rapporto tra corpo, spazio e natura attraverso la luce come Dan Flavin, Robert Irvin, James Turrel e Olafur Eliasson.
Dando vita ad una galassia culturale insolita e stimolante queste stelle vengono liberamente collegate tra loro per indicare una direzione di viaggio.
Ma per andare dove?
In un momento storico che vede l’affermarsi almeno in parte inconsapevole delle dinamiche di modificazione radicale della società indotte dalla Quarta rivoluzione industriale e la collegata trasformazione dell’insediamento da affrontare attraverso la Rigenerazione urbana, la Ri-naturazione delle città, questa riflessione teorica, eterogenea ma chiaramente ordinata, offre un contributo che si radica nella lezione del passato e al contempo si proietta in avanti. Stabilisce infatti una sorta di ripartenza avanzata da un passo indietro che delinea una strategia di lavoro consapevole dei propri limiti e delle proprie responsabilità per un’azione impegnata e sensibile.
Tra apertura all’esterno e introspezione interna, il libro propone un punto di vista aggiornato e antico al tempo stesso che riscontra nella cultura contemporanea le ragioni costitutive di sempre dell’architettura come strumento di servizio alle persone che ospita. Al termine di una intensa ricomposizione delle consonanze tra gli avanzamenti delle altre discipline e il recupero del senso più profondo dell’architettura come arte dello spazio, rimane il mandato civile di progettare alla scala architettonica e urbana per le piccole e grandi comunità, lavorando intorno alle forme della vita, nella loro volubile apparizione, per le emozioni che ogni luogo può stimolare in chi lo abita.
D.COSTI, Architettura delle Relazioni, Note e Opere e Progetti, LetteraVentidue Siracusa 2023 https://www.letteraventidue.com/it/prodotto/686/architettura-delle-relazioni-opere-e-progetti